Quale è la migliore laurea per trovare lavoro? Quella di medicina visto che a 5 anni dal conseguimento hanno trovato impiego il 96% degli ex studenti con il 57% che riveste un'occupazione stabile. Sono i dati di Almalaurea che sottolinea come anche ingegneria garantisca a 3 anni dall' uscita un lavoro sicuro con il 97% dei giovani uscito dall'università che lavora, il 2% è disoccupato e ben il 75% ha un impiego stabile.
I dati si riferiscono però al 2010 con il corso di laurea terminato nel 2005 (5 anni dalla laurea) e nel 2007 (3 anni dalla laurea) quando la crisi ancora non era così pesante come quella dei giorni d'oggi.
Tra chi la spunta e riesce a conseguire un titolo in medicina, spiccano più che in altre facoltà i figli di laureati. Solo il 45% consegue per la prima volta una laurea in famiglia, contro il 75% della media riferita a tutti i corsi di laurea. La percentuale, comunque, viaggia a livelli più alti anche per i dottori in ingegneria: solamente il 58% riporta per la prima volta una laurea in casa.
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Lavoro ad un anno dalla laurea: nel 2010 coloro che hanno trovato un impiego dopo soli 12 mesi sono stati il 48,7% e di questi soli il 26,9 ha ottenuto un contratto a tempo determinato per una media retributiva di 1004 euro al mese (dati Almalaurea 2010).
Il rapporto piu' recente invece è quello riferito al 2019 effettuato su interviste effettuate 5 anni dopo ai ragazzi che si sono laureati nel 2014 . Potete consultarlo a questo indirizzo.
I laureati in ingegneria, delle professioni sanitarie e di architettura mostrano le migliori performance occupazionali, dal momento che il tasso di occupazione è ovunque superiore al 90,0%. Sono invece al di sotto della media i tassi di occupazione dei laureati dei gruppi insegnamento, letterario, psicologico e geo-biologico (il tasso di occupazione è inferiore all’83,0%).
Anche tra i laureati magistrali a ciclo unico, intervistati a cinque anni, si evidenziano importanti differenze tra i gruppi disciplinari: i laureati del gruppo medico hanno le più elevate performance occupazionali, registrando un tasso di occupazione pari al 93,8%. Al di sotto della media, invece, i laureati del gruppo giuridico, dove il tasso di occupazione si ferma al 78,2%.
Indice
Laurea che offre stipendi migliori
Tra i laureati magistrali biennali sono soprattutto i laureati di ingegneria e del gruppo scientifico che possono contare sulle più alte retribuzioni: rispettivamente 1.807 e 1.729 euro mensili netti. Non raggiungono invece i 1.200 euro mensili le retribuzioni dei laureati dei gruppi psicologico e insegnamento. Tra i magistrali a ciclo unico le retribuzioni più elevate sono percepite dai laureati del gruppo medico (2.047 euro). Più contenute quelle del gruppo giuridico, che raggiungono i 1.406 euro mensili.
Laurearsi conviene ancora?
Sì perchè i laureati godono di vantaggi occupazionali importanti rispetto ai diplomati di scuola secondaria di secondo grado durante l’arco della vita lavorativa: nel 2019, il tasso di occupazione della fascia d’età 20-64 è pari al 78,9% tra i laureati, rispetto al 66,3% di chi è in possesso di un diploma. Inoltre, la documentazione più recente a disposizione evidenzia che, nel 2015, un laureato guadagnava il 39,0% in più rispetto ad un diplomato di scuola secondaria di secondo grado.